Il coraggio e la ribellione di Lea Garofalo nel film di Marco Tullio Giordana

Vanessa Scalera Lea Garofalo Marco Tullio Giordana
L’attrice Vanessa Scalera è Lea Garofalo nel film per la tv diretto da Marco Tullio Giordana, in onda il 18 novembre su Rai1

Lea di Marco Tullio Giordana ha aperto la nona edizione del RomaFictionFest (11 – 15 novembre 2015). Il regista, autore de I cento passi, film nominato al Golden Globe, vincitore di cinque David di Donatello, e de La meglio gioventù, premiato a Cannes e successivamente con sei David, torna sul piccolo schermo per dirigere un storia vera ispirata alle drammatiche vicende di Lea Garofalo, vittima della ‘ndrangheta. Tutto ebbe inizio nel 2002, quando la donna decise di testimoniare sulle faide tra la sua famiglia e quella dell’ex compagno, Carlo Cosco. Nel 2009, sospesa dal programma di protezione, Lea sparì a Milano senza lasciare tracce. La figlia Denise, pur essendo ancora minorenne, ebbe il coraggio di costituirsi parte civile contro il padre. I fatti le diedero ragione quando un pentito rivelò dov’era nascosto il cadavere. Carlo Cosco e i suoi complici furono condannati all’ergastolo, ma da allora Denise vive sotto protezione.

Lea arriva 15 anni dopo I cento passi: “Mi ha molto colpito quando don Ciotti (fondatore di Libera) mi ha raccontato che Lea aveva fatto vedere I cento passi alla figlia, allora appena quattordicenne, e le aveva detto, anch’io finirò ammazzata come Peppino Impastato – racconta il regista in un’intervista a QN Quotidiano Nazionale -. Non ho cambiato nulla della storia, già così straordinaria e piena di colpi di scena. Se si trattasse di una storia inventata si potrebbe dire, è troppo. Ma è quello che è successo”. Al film ha collaborato anche l’associazione Libera, che assiste le vittime delle mafie, e don Ciotti: “E’ stata una collaborazione indispensabile – aggiunge Marco Tullio Giordana -. Non avrei mai fatto il film se don Ciotti avesse avuto il minimo dubbio sul nostro lavoro. E sono felice che la Rai abbia deciso di permettere a Libera di portare Lea nelle scuole, tra i ragazzi. Spero lo vedano più persone possibile”. I protagonisti de I cento passi e Lea non sono vittime, dichiara il regista, ma dei caduti: “la loro forza e il loro coraggio li toglie dalla condizione di chi subisce. Si tratta di persone che sembravano avere un destino segnato. E in qualche modo era così. Ma hanno saputo ribellarsi, diventano per gli altri un esempio, una bandiera”. Continua a leggere “Il coraggio e la ribellione di Lea Garofalo nel film di Marco Tullio Giordana”